L'exploitation économique des plages en France et en Italie
In Francia
Le concessioni balneari in Francia
Sì alla direttiva Bolkestein
Come viene gestito lo sfruttamento delle spiagge?
Nell’ordinamento francese il demanio marittimo è regolato dal Code général de la propriété des personnes publiques (CGPPP). La decisione relativa all'uso di una determinata porzione del demanio marittimo deve tenere conto della vocazione della zona e degli obiettivi di conservazione naturale del litorale. Il fondamento chiave di questo sistema è che le concessioni devono essere in sintonia con l'accesso libero e gratuito alle spiagge, rispettando contemporaneamente il litorale, l'ambiente e le risorse naturali. Di conseguenza, la concessione delle spiagge a terzi deve avvenire solo secondo le modalità previste dalla legge, garantendo in ogni caso la preservazione della libera circolazione e dell'uso del litorale da parte del pubblico su un'ampia porzione lungo l'intera costa marittima. L'assegnazione delle concessioni balneari in Francia è regolata mediante il meccanismo della gara pubblica, un'applicazione tipica volta a informare la collettività nel momento in cui si progettano infrastrutture o iniziative che potrebbero avere impatti sull'ambiente e/o sulla salute pubblica. Queste gare sono disciplinate, dal 26 maggio 2026, dal Décret plages, approvato lo stesso anno della direttiva Bolkestein. In questo décret si precisa che durante l'assegnazione delle concessioni viene accordata priorità ai comuni e, in caso di declino del diritto di prelazione, si apre la possibilità per altre entità giuridiche, sia pubbliche sia private, di partecipare alla competizione.
Stéphane Ariza-Badiou, proprietaria Bijou plage a Juan Les Pins
"L'applicazione del décret plages comporta la demolizione di tutti gli stabilimenti balneari e una nuova concessione di servizio pubblico che prevede stabilimenti più piccoli e in numero minore. Non abbiamo partecipato all'appalto per i futuri lotti. Il prezzo al metro quadrato è più che raddoppiato, la percentuale sul fatturato è raddoppiata, per soli sei mesi di attività all'anno. Il costo complessivo del progetto raggiunge il milione di euro. Non è sostenibile per una piccola spiaggia né è un investimento fruttuoso per l'azienda."