Décret plages: i vip di Hollywood non ci stanno
- Francesca Sasso
- 12 gen 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 15 gen 2024
I gestori di stabilimenti balneari in Francia stanno protestando contro le liberalizzazioni delle spiagge, ottenendo il sostegno di celebrità come Robert De Niro e Jean-Paul Belmondo, noti frequentatori della Costa Azzurra. Il décret plages (2006, Chirac) mira a "liberare gli arenili dal cemento e dall'occupazione perenne di ristoranti, lettini e ombrelloni", provvedimento che farebbe perciò scomparire molti stabilimenti storici e strutture fisse, frequentate dai vip durante tutto l'anno, specialmente nel golfo di Juan les Pins. Questa legge, in più ha tagliato oltre 2000 posti di lavoro. Il décret plages introduce delle normative riguardo la tutela della biodiversità e del demanio marittimo che intaccano anche le concessioni private regolate da gare di appalti. Tutte le strutture presenti sulle spiagge francesi devono essere amovibili e devono restare libere per un periodo minimo di 6 mesi l'anno. Questo provvedimento cambia le carte in tavola per gli stabilimenti storici e fissi nelle zone della Costa Azzurra, frequentata assiduamente dai turisti durante tutto l'anno, non solo d'estate. Tra gli habitués delle spiagge di Saint Tropez, Juan les Pins e Nizza troviamo molte personalità famose di Hollywood, come Robert de Niro e Jean-Paul Belmondo, infastiditi da queste regole. Questi personaggi, infatti, si troverebbero ora privi di un appoggio familiare e fidato in cui trascorrere i giorni di vacanza. I due, in particolare, hanno dato il loro appoggio alle proteste degli imprenditori del sud della Francia, adirati con il governo. Un cambiamento simile, infatti, sarebbe definito assolutamente insensato per quanto riguarda il settore turistico e anche per una questione di economia. I turisti, tra cui queste star, vedendo scomparire i loro stabilimenti di fiducia, prenderebbero l'iniziativa di recarsi altrove per trascorrere le vacanze, impattando negativamente l'industria turistica e balneare francese, che, appunto, lavora 365 giorni l'anno e non solo d'estate.

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