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Interviste

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Gianmarco Oneglio

Assessore al Turismo e alle Attività Produttive presso il Comune di Imperia

Presidente regionale della federazione italiana balneari

Ex amministratore delegato Consorzio stabilimenti Balneari Imperia

Amministratore delegato "Bagni Oneglio srl" Imperia

1) Riguardo la questione delle concessioni balneari, pensa che il 2024 sarà veramente l'anno decisivo per avere risposte definitive e linee guida nazionali?

Verosimilmente sì, le eventuali ricadute giudiziarie su una eventuale procrastinazione sarebbero disastrose. 

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2) Quali sono le maggiori difficoltà che si dovranno affrontare per conformarsi alla direttiva europea? Pensa che una legge come un décret plages francese potrebbe essere compatibile con il modello italiano? 

Principalmente il numero di concessioni turistico ricreative non è gestibile in un regime di gara classica, si deve pensare più ad un istanza di parte e di fare procedura comparativa solo ove sussista una domanda concorrenziale, quindi va bene la trasparenza ma con forme tali da equilibrare l’ingresso di "nuovi" concorrenti con la tutela dell’esperienza acquisita e del settore. La normativa francese non si può adattare a quella italiana perché si parte da due tipologie di uso del demanio diverse: la sola Liguria ha più concessioni di tutta la Francia. il numero di occupati per la sola Liguria è cinque volte quello di tutto il settore in Francia. Inoltre la Francia si è accorta che se vogliono fare un turismo di qualità devono copiare il metodo italiano è stanno tornando indietro soprattutto in Costa Azzurra.

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3) Cosa ci si aspetta dal governo Meloni per regolare la questione evitando sanzioni per l'Italia? i proprietari delle spiagge storiche continueranno ad essere tutelati? 

Ci si aspetta una legge quadro di riordino che preveda una procedura di evidenza pubblica (come quella che veniva fatta prima dell’abolizione dell’art 37) che preveda premialità al concessionario uscente e soprattutto un eventuale indennizzo sul valore commerciale della concessione. La tutela deriverà dall’indennizzo e dalla valorizzazione dell’esperienza acquisita, chiaramente qualche concessione passerà di mano.

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4) Che impatto avrebbe una nuova legge sulle concessioni balneari sul turismo ad Imperia?

Ad Imperia citta solamente ci sono 150 concessioni turistico ricreative per circa 110 aziende di cui 20 stabilimenti balneari e danno lavoro a circa 1500 persone. In Liguria 3433 di cui: STABILIMENTI BALNEARI: n. 998 - SLA: n. 92 - ASSOCIAZIONISMO (pesca/sport/altro): n. 183; USO PUBBLICO in capo ai Comuni: n. 234, ALTRI USI (ormeggi , usi privati, chioschi singoli, dehor ecc): n. 1926 parliamo di più di 30 mila addetti che domani si potrebbero trovare senza lavoro.
Capisce bene che le ricadute di questa norma sono enormi…in Liguria il turismo balneare vale il 15 % del PIL, una legge non calibrata potrebbe distruggere un settore trainante per l’economia italiana, é come se domani la Francia decidesse di mettere in discussione il settore vinicolo francese.

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